A pochi giorni dall’ordinanza del Tribunale di Roma sulla rimozione delle clip del Grande Fratello, ora anche Vittorio Sgarbi chiede a YouTube che vengano rimosse le immagini fisse o in movimento che lo riguardano.
Secondo i legali del critico d’arte, la piattaforma di video-sharing avrebbe violato i diritti di utilizzazione e sfruttamento economico dell’immagine di Sgarbi nella diffusione di alcune clip estratte da programmi televisivi della RAI. Per questo motivo Google-YouTube è stata diffidata dal politico, che chiede la rimozione immediata di tutti i contenuti in cui compare. In caso contrario, hanno annunciato gli avvocati, si procederà con un ricorso al Tribunale di Camerino (di competenza perché Sgarbi risiede a San Severino Marche) per la richiesta di un risarcimento danni pari a 10mila euro per ogni minuto o frazione di diffusione diretta o indiretta.
In un’intervista al giornale La Stampa Vittorio Sgarbi ha spiegato che la diffida riguarda solo i programmi della RAI perché la rete non possiede i diritti di utilizzo della sua immagine a differenza di Mediaset (fatto salvo il diritto di informazione N.d.R.).
La diffida viene a movimentare la relazione fino ad ora amichevole fra RAI e YouTube, nella quale il servizio televisivo pubblico acconsente alla diffusione di estratti di programmi, avvalendosi dello strumento di verifica per il controllo dei contenuti protetti da copyright messo a disposizione dalla piattaforma di video-sharing.
Il contenzioso legale profilato dagli avvocati di Sgarbi rientra quindi nella dibattuta questione della responsabilità dei provider. A YouTube è stata nuovamente contestata l’abusiva diffusione di un’opera dell’ingegno coperta dai diritti d’esclusiva. La richiesta dei legali di Sgarbi, se accolta dall’eventuale ricorso al Tribunale di Camerino, andrebbe così ad inserirsi tra le interpretazioni che vedono nel d.lgs.70/2003 l’obbligo di vigilanza da parte dei fornitori di servizi sui contenuti generati dagli utenti, tra le quali la recente decisione della Cassazione sul caso The Pirate Bay
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