Il contestato sito internet p2pnet.net, famoso per i suoi duri e ripetuti attacchi contro la RIIA (Recording Industry Association of America), ha annunciato l’imminente chiusura per mancanza di fondi.
Il sito, attivo ormai da dieci anni, era divenuto noto per le campagne in difesa degli utenti colpiti dalla politica di persecuzione della RIIA contro il download illegale. Negli ultimi anni sono stati infatti decine di migliaia gli utilizzatori di file-sharing contro i quali la RIIA ha avviato cause legali. Per la maggioranza degli utenti la vicenda si è conclusa con un patteggiamento da qualche migliaia di dollari, ma in due casi si è arrivati fino al processo: ad un utente è stato ordinato di pagare 675.000 dollari, mentre all’altro, reo di avere condiviso 24 canzoni in rete, è stato imposto un pagamento risarcitorio da 1,92 milioni di dollari (recentemente un giudice in seconda istanza ha ridotto la condanna al pagamento a “soli” 54.000 dollari).
Il sito p2pnet e il suo fondatore Jon Newton hanno sempre riservato articoli durissimi contro questi provvedimenti. Sono rimasti famosi gli appellativi irriverenti con cui Newton si riferiva alle quattro major musicali (Universal, Sony/BMG, Warner, EMI) come “the Big 4 Organized Music Cartel” (Il cartello musicale organizzato delle 4 grandi), “the Hate Organizations” (Le organizzazioni dell’odio),”the Curiously Named Recording Industry Association of America” (L’associazione Amricana curiosamente chiamata industria di registrazione), ecc.
Nel suo ultimo post Jon Newton, che è stato anche uno dei primi giornalisti ad accusare Google di assecondare le censure del governo cinese, ha dichiarato:
“Non posso affermare che con p2pnet abbia difeso il mondo, ma ho fatto del mio meglio per svelare i meccanismi dei poteri forti delle multinazionali, portando alla luce le bugie e la corruzione”.
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