Negli Stati Uniti si torna a parlare del caso The Fly on The Wall e della cosiddetta “hot news doctrine“, il principio che sancisce che la copertura di una notizia sia riservata in esclusiva, per un periodo di tempo limitato, al giornale che per primo la pubblica.
Il caso, che abbiamo trattato qui, si era concluso con un’ingiunzione del giudice distrettuale in cui si vietava al sito di notizie finanziarie The Fly on the Wall di pubblicare prima delle dieci del mattino i rapporti sul mercato borsistico emessi dalle banche. Il giudice aveva così accolto l’istanza di Bank of America, Barclays e Morgan Stanley che accusavano The Fly di pubblicare indebitamente informazioni di loro proprietà in tempo reale, entrando così in concorrenza con le banche sul mercato delle soffiate finanziarie.
The Fly on the wall, annunciando il ricorso in appello, aveva chiesto il sostegno di tutta la stampa finanziaria: il principio della hot news doctrine, infatti, avrebbe potuto avere ripercussioni su tutti i giornali abituati a pubblicare notizie da fonti non originali. In particolare i quotidiani che trattano notizie borsistiche, per le quali la temperstività è cruciale.
Tuttavia, le possibili conseguenze dell’affermarsi della hot news doctrine hanno una portata molto più grande del solo settore giornalistico ed economico. Su Internet, dove regna la ripubblicazione immediata ed esponenziale di qualsiasi notizia, l’applicazione di questa regola è infatti impensabile.
Per questa ragione Google e Twitter sono intervenute nel ricorso in appello di The Fly on the Wall presentando alla Corte un amicus brief a sostegno del sito finanziario. Nel documento le due compagnie definiscono la hot news doctrine come “obsoleta” , sottolineando come sia impossibile definire un periodo di tempo di esclusività di una notizia nel mondo della rete.
“Come potrebbe una Corte stabilire un periodo di tempo nel quale ad esempio i fatti del recente attentato a Times Square non possono essere riportati da altri?” si legge nel documento presentato da Twitter e Google. Sulla rete inoltre, tutti gli utenti possono ripubblicare una notizia, non solo i giornalisti. “E se gli utenti possono pubblicare notizie sui fatti, perché non possono ripubblicare raccomandazioni finanziarie di Barclays e Merrill Lynch?”, si chiede un articolo di Ars Techinca.
Anche l’Electronic Frontier Foundation ha presentato un amicus brief alla Corte che presiederà l’appello di The Fly. on the Wall. Secondo l’EFF la hot news doctrine è in contrasto con i principi del Primo Emendamento dal momento che “un’ingiunzione che si basa sulla hot news doctrine implica chiaramente una restrizione nella pubblicazione di fatti rilevanti”.
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