È stata annunciato per metà settembre l’avvio della pratica per bancarotta di Blockbuster, la catena che da quasi ventanni domina il mercato del noleggio video.
Il fallimento non giunge inaspettato. Da anni il settore del videonoleggio tradizionale soffre gli effetti di una crisi dovuta al cambiamento delle abitudini dei consumatori. La diffusione di massa delle connessioni a banda larga ha inaugurato l’era dello streaming – legale o meno – e sono sempre meno le persone disposte a uscire di casa per procurarsi un film. Blockbuster va quindi a seguire la strada del suo più acerrimo nemico in patria, la catena di noleggio dvd Hollywood Video, che ha chiuso i battenti lo scorso aprile.
Secondo il Chicago Breaking Businness, Blockbuster ha perso oltre 1 miliardo di dollari dall’inizio del 2008, accumulando un debito per interessi di 920 milioni. All’inizio dello scorso Agosto portavoci della società hanno annunciato che i debitori hanno acconsentito ad aspettare fino al 30 settembre prima di riscuotere gli interessi.
L’avvio della pratiche di fallimento permettera a Blockbuster di godere delle possibilità di ricapitalizzazione permesse dal Chapter 11 del Bankruptcy Code, grazie al quale tenterà di ridurre il debito accumulato. L’obiettivo principale del processo di bancarotta, che durerà circa cinque mesi, è quello di evitare il costoso pagamento degli affitti dei punti vendita che registrano i più pesanti passivi, circa 500 su 3425 totali nei soli StatiUniti.
Durante questo processo è di cruciale importanza il supporto degli studios di Hollywood ai quali è stato chiesto di continuare a rifornire le filiali di Blockbuster con i dvd di tutti i film in uscita.
Oggi il valore totale di mercato di di Blockbuster è di 24 milioni di dollari. Nel 1994 il colosso dei media Viacom aveva acquistato la società per 8,4 miliardi.
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