Non ha usato mezzi termini il segretario per il commercio USA, Gary Locke, quando lunedì ha definito la pirateria musicale come un furto puro e semplice, da trattare come tale.
Durante una conferenza sulla protezione delle proprietà intellettuale – non a caso tenuta a Nashville, la città della musica, simbolo della produzione country americana – Locke ha espresso il punto di vista dell’amministrazione Obama sulla condivisione illegale, definita come una minaccia in crescita e un affronto all’industria musicale.
Il segretario del commercio ha annunciato la strategia del governo per contrastare il fenomeno. Di primaria importanza è considerata la cooperazione internazionale. Gli Stati Uniti stanno lavorando affinché vengano adottate – ed effettivamente applicate – norme globali sulla proprietà intellettuale, oltre ad un rafforzamento del sistema internazionale sul copyright.
Anche il coinvolgimento dei fornitori di servizi è fondamentale. I content e i service provider sono invitati dal governo a collaborare nell’individuazione delle violazioni, specialmente quelle ripetute.
Il discorso di Locke segue di pochi giorni la dichiarazione del presidente della RIAA (Record Industry Association of America) secondo cui la legge sul copyright non sta funzionando per il fatto che gli ISP sono liberi di “chiudere un occhio” sulle attività illecite dei loro clienti. Da tempo l’industria cinematografica e musicale sta facendo pressioni al governo affinché sia introdotta la regola dei three strikes che attribuisce ai fornitori di connettività l’obbligo di sorveglianza.
Aggiungi commento