È stato recentemente pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” del 18 aprile 2011 n. 89 il decreto del Ministero della giustizia n. 44 del 2011, che disciplina il processo telematico. Il regolamento sostituisce le regole tecniche adottate con il d.p.r. 13 febbraio 2001, n. 123 e con il decreto del Ministro della giustizia del 17 luglio 2008. Il nuovo regolamento entra in vigore il 18 maggio.
Il nuovo processo telematico si incentra sull’utilizzo della posta elettronica certificata, disciplinata dal Codice dell’amministrazione digitale: il sistema di posta elettronica certificata consente, come è noto, di ottenere una ricevuta di avvenuta spedizione e una ricevuta di avvenuta ricezione.
Gli indirizzi di posta elettronica certificata dei soggetti interessati devono essere disponibili attraverso il portale dei servizi telematici e il registro generale degli indirizzi elettronici. Ruolo essenziale riveste anche il fascicolo informatico, nel quale tutti gli atti del processo dovranno essere archiviati in formato digitale.
Molto è demandato alle emanande specifiche tecniche, ai sensi dell’art.34 del decreto in commento.
Il nuovo processo comporta oneri organizzativi e tecnologici per gli uffici giudiziari, ma anche per gli avvocati, i quali dovranno adeguare gli studi professionali e le attrezzature tecnologiche, oltre che il modo di lavorare. Si pensi, per tutte, alla conservazione digitale, sulla quale il d.m. non si sofferma in modo particolare, ma che implica di per sé cambiamenti organizzativi e tecnologici.
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