Il Tribunale di Milano ha nuovamente accolto le richieste del Gruppo Mediaset nei confronti di un Content Service Provider che ospita contenuti generati dagli utenti. Questa volta si tratta della società Yahoo! Italia, condannata per aver diffuso senza autorizzazione alcuni video televisivi protetti da diritto d’autore.
Dopo le decisioni del Tribunale di Roma nei confronti di Google/YouTube e dal Tribunale di Milano verso Libero.it, entrambe a favore di Mediaset, ancora una volta in Italia è stata stabilita la diretta responsabilità dei provider in caso di diffusione non autorizzata di contenuti protetti da copyright.
Yahoo! era stata citata in giudizio dal Gruppo Mediaset il 3 novembre del 2009 a seguito di un controllo a campione che aveva rilevato la presenza di 218 video tratti dalle sue trasmissioni televisive, per un totale di 21 ore di programmazione.
Il Tribunale ha stabilito che la diffusione non autorizzata dei video da parte di Yahoo! Italia costituisce violazione del diritto di autore; ne ha dunque vietato l’ulteriore diffusione sul portale fissando una penale di 250 euro per ogni video non rimosso e per ogni giorno di ulteriore indebita permanenza.
L’entità del risarcimento del danno subito da Mediaset sarà fissata in una seconda udienza fissata per il 18 ottobre 2011.
Diversi commentatori della rete hanno evidenziato il contrasto tra la decisione del Tribunale di Milano e quella del Tribunale di Madrid che, un anno fa, respingeva analoghe richieste di Telecinco (anch’essa parte del gruppo Mediaset) nei confronti di Google/YouTube.
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