Dal Pakistan giungono nuove notizie sulle restrizioni nell’uso della rete imposte ai cittadini.
Dopo i due mesi di oscuramento di Facebook, inflitte a seguito della pubblicazione di un concorso di vignette sul profeta Maometto, le nuove restrizioni imposte dal Governo riguardano questa volta l’uso di reti VPN, le Virtual Private Networks.
Si tratta di un tipo di reti criptate, usate comunemente per diversi servizi online come le transizioni bancarie, che, proteggendo i dati da intercettazioni esterne, impediscono l’attività di controllo del governo del Pakistan sulle comunicazioni online dei suoi cittadini.
L’Autorità per le telcomunicazioni pachistana ha emesso quindi un’ordinanza che prescrive a tutti gli ISP che operano nel paese di informare l’autorità nel caso gli utenti utilizzino di questo tipo di tecnologie.
Nel caso di particolari necessità di utilizzo delle reti VPN i cittadini sono ora tenuti a richiedere un permesso speciale, motivando la richiesta.
Lo scopo dichiarato di questa misura di controllo sarebbe quello di prevenire il terrorismo, ma sono molti i commentatori che puntano il dito contro il regime censorio di Islamabad.
Recentemente l’Autorità pachistana aveva reso inaccessibile il sito del magazine Rolling Stones, colpevole di avere pubblicato un servizio sugli ingenti fondi stanziati dal Governo di Islamabad per operazioni militari.
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