L’Unione europea ha esteso i diritti d’autore sulla musica registrata da 50 a 70 anni.
La nuova legislazione, a lungo reclamata dall’industria discografica internazionale, era stata proposta alla Commissione Europea nel 2008 e votata dal Parlamento Europeo nell’Aprile 2009. Lo scorso 12 settembre è stata ratificata a Brussels dal Consiglio dei Ministri europeo. Da questo momento gli Stati membri hanno due anni di tempo per tradurla in legge nazionale.
Grazie alla nuova direttiva i diritti di molti famosi brani degli anni 50, che erano dunque prossimi alla scadenza, godranno di altri 20 anni di protezione. Tra più famosi beneficiari spiccano i Beatles, che hanno pubblicato il loro primo singolo “Love me do” nel 1962.
È bene specificare che i diritti in questione non riguardano i compositori dei brani, ai quali l’Unione Europea ha già garantito un adeguata protezione che si estende fino a 70 anni dalla loro morte, ma i diritti dei performers (tra quali anche i musicisti “turnisti”) e i diritti delle case discografiche produttrici di brani registrati.
Nel presentare al pubblico la nuova legge, tuttavia, i portavoce del Consiglio dei Ministri Europeo hanno sottolineato principalmente i vantaggi che i giovani artisti trarranno dalla nuova legislazione, ideata “per proteggere gli autori che generalmente iniziano la carriera molto giovani e con l’aumento dell’aspettativa di vita spesso non sono tutelati per l’intero arco della loro carriera”.
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