Sta guadagnando sempre più attenzione la notizia diffusa da alcuni magazine di cinema secondo cui la SIAE sta richiedendo a siti e blog la sottoscrizione di una licenza poter pubblicare contenuti video che utilizzano materiale audio protetto dalla SIAE, tra cui i trailer di opere cinematografiche.
La licenza prevede che per pubblicare trailer e altri audiovisivi un sito internet debba pagare 450 euro ogni trimestre (1800 euro all’anno), con un limite massimo di 30 trailer al mese. La norma sarebbe parte di un accordo siglato il 17 gennaio 2011 dalla SIAE e l’AGIS (comprese le associazioni cinematografiche ad essa aderenti ANEC, ANEM, ACEC e FICE) che regola l’utilizzazione delle opere musicali tutelate dalla SIAE nei siti web dei locali cinematografici.
Tuttavia, come ha dichiarato il “Corriere della fantascienza”, l’organizzazione sta chiedendo la sottoscrizione della licenza anche a magazine online e siti internet non collegati a sale cinematografiche.
L‘ufficio stampa della SIAE, Interpellato a riguardo dal “Il Post” , ha confermato la necessità della sottoscrizione a pagamento della licenza per tutti i siti che pubblicano video musicali, trailer cinematografici e altri contenuti multimediali che contengono musica protetta dal diritto d’autore.
È bene sottolineare che per quanto riguarda l’obbligo di pagamento non c’è differenza tra ospitare filmati sui propri server o incorporarli da YouTube (o altro video portale) attraverso il codice embedded. Infatti, anche se YouTube ha già sottoscritto una licenza con la SIAE per i contenuti dei video pubblicati dai suoi utenti, i siti esterni che incorporano gli stessi video sono ugualmente tenuti regolarizzare la loro posizione.
Sul Il Post si legge inoltre che per quanto riguarda gli account personali dei social network, l’Ufficio Stampa della SIAE ha dichiarato che sono soggetti anch’essi alla medesima regola e che prima o poi sarà necessario regolarizzarli. Nel frattempo sembra che molti account di personaggi pubblici e pagine aziendali abbiano già sottoscritto la licenza.
Sono già numerosi i commentatori della rete che stanno protestando contro quella che è stata definita una regola “illogica”, dal momento che i trailer sono diffusi gratuitamente in rete dai distributori cinematografici per pubblicizzare il film e la loro diffusione è fondamentale per i profitti della stessa SIAE. Tuttavia, per evitare il pagamento della licenza, molti siti e magazine minori di informazione cinematografica hanno già cancellato i trailer presenti sulle loro pagine.
Aggiungi commento