La fruizione gratuita online di opere protette da copyright non ha un impatto negativo sul mercato culturale pertanto non è necessaria l’introduzione di nuove norme antipirateria.
A questa conclusione è giunto un recente rapporto del Consiglio federale elvetico, interpellato dalla Camera dei cantoni in merito all’opportunità di adottare misure contro le violazioni del diritto d’autore.
Dal rapporto, che si basa su alcuni studi esistenti, emerge che in Svizzera il 30% delle persone sopra i 15 anni scarica gratuitamente musica, film e videogiochi. Tuttavia, la quota percentuale di reddito destinato ai consumi in questo ambito resta costante. Quello che si verifica è uno spostamento nella scelta di prodotti per cui questa cifra viene spesa.
Sembra infatti che il denaro che gli utenti risparmiano utilizzando la condivisione di contenuti culturali venga speso comunque nel settore dell’intrattenimento. Invece di acquistare supporti audio e video, però, i consumatori investano la parte risparmiata in concerti, cinema e merchandising.
Secondo il rapporto, dato lo spostamento dei consumi delineato, i timori che questi sviluppi possano influire negativamente sul settore culturale sono da ritenersi infondati. Il Consiglio federale non ha pertanto ritenuto necessario nessun intervento legislativo.
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