L’Accordo Internazionale Anti-Contraffazione, firmato dai rappresentanti dell’Unione Europea lo scorso 26 gennaio, sta registrando le prime defezioni sul piano politico all’interno del Parlamento Europeo e tra alcuni governi nazionali.
Una recente discussione all’interno del Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo ha portato a una dichiarazione da parte del suo presidente, Hannes Swoboda, che riporta una seria preoccupazione sul trattato:
“Abbiamo bisogno di una cooperazione internazionale più forte, ma ci chiediamo se questo accordo sia la via migliore per attuarla, tanto più che paesi come la Cina o l’India non sono stati coinvolti. La nostra critica principale riguarda l’applicazione dei diritti d’autore su internet e controllo delle attività online. Il testo è troppo vago e abbiamo bisogno di chiarimenti circa il ruolo dei fornitori di servizi Internet prima chel’accordo possa essere attuato. Capiamo le preoccupazioni dei cittadini e delle parti interessate. Quindi dovremo organizzare una serie di tavole rotonde per discutere in dettaglio l’impatto di questo accordo e la sua compatibilità con il diritto europeo. Se il Parlamento può solo esprimersi con un sì o un no e il testo non può essere modificato, noi, come gruppo, non possiamo approvare l’accordo. “
“Come relatore del testo ho subito pressioni mai viste prima da parte della destra per accelerare i tempi in modo da finire prima che l’opinione pubblica fosse avvertita. […] Quest’accordo potrebbe avere conseguenze pesanti sulle vite dei cittadini, e tutto è stato fatto in modo tale da impedire al Parlamento Europeo di esprimersi sull’argomento”.
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