Google e altre compagnie di pubblicità online avrebbero monitorato i movimenti degli utenti del browser della Apple Safari, ignorando le opzioni restrittive sulla privacy scelte dagli stessi utenti. La notizia proviene dal Wall Street Journal.
Secondo quanto si legge in un articolo pubblicato oggi, Google e altre compagnie quali la Vibrant Media Inc., il WPP PLC’s Media Innovation Group LLC e la Gannett Co.’s PointRoll Inc. grazie ad uno speciale codice informatico sarebbero riuscite ad aggirare i blocchi di Safari, il web browser più usato nella connettività mobile.
La scoperta sarebbe stata fatta da un ricercatore di Stanford e confermata da un tecnico informatico del quotidiano che ha rilevato la installazione dei tracker di Google su browser settati per evitare ogni monitoraggio.
Secondo l’articolo Google avrebbe rimosso il tracker dopo aver parlato con i giornalisti del Wall Street Journal.
Un portavoce di Mountain View ha fornito alla stampa internazionale una veloce smentita: ‘“Il Wsj ha mal descritto quanto è successo, questi cookie non raccolgono dati personali. Abbiamo usato una funzionalita’ conosciuta di Safari per offrire agli utenti Google loggati nel loro account funzioni da loro stessi abilitate. Non avevamo previsto che potesse succedere, abbiamo cominciato a rimuovere i cookie'”.
[…] caso era venuto alla luce lo scorso inverno, quando un ricercatore di Stanford ha scoperto che alcune compagnie di pubblicità su internet, tra […]