La privacy degli utenti dei social network è nuovamente al centro dell’attenzione da quando si è diffusa la notizia che Twitter ha venduto i messaggi pubblicati dai suoi utenti negli ultimi due anni a DataSift una società di marketing.
Tutti i messaggi pubblici postati a partire da gennaio 2010 sono ora gestiti da DataSift che a sua volta li renderà disponibili per ricerche di mercato a qualunque società desideri utilizzarli per pianificare campegne pubblicitarie, rilevare tendenze o per altre finalità commerciali. La compagnia di analisi dati ha dichiarato di avere già una lista di attesa con oltre 1000 domande di accesso al servizio da parte di aziende private.
I difensori dei diritti digitali dei cittadini hanno espresso preoccupazione per la nuova modalità di vendita. In particolare. preoccupa il fatto che gli utenti di Twitter siano stati abituati a pensare che il tempo di permanenza dei loro messaggi avesse una durata limitata.
Fino ad oggi infatti i normali utenti di Twitter avevano la possibilità di rileggere solo i messaggi pubblicati negli ultimi sette giorni. In realtà, già da tempo il social network offriva alle aziende di ricerche di mercato la possibilità di accedere ai messaggi degli ultimi 30 giorni.
Twitter ha fatto comunque sapere che i messaggi venduti a DataSift non includono i messaggi eliminati dagli utenti o quelli privati.
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