Il giudice delle indagini preliminari di Milano Fabrizio D’Arcangelo ha accordato a Telecom Italia il pagamento di 600.000 euro di patteggiamento nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria sulla truffa delle SIM false. Sono invece stati rinviati a giudizio i tre ex manager coinvolti nell’inchiesta, l’ex-presidente di Tim Brasil Luca Luciani, l’ex AD di Telecom Italia Riccardo Ruggiero e l’allora direttore operativo di Tim Massimo Castelli.
Telecom Italia era stata coinvolta nella vicenda sulla base del d.lgs. n.231 del 2001 sulla responsabilità penale degli enti derivante da illecito amministrativo. Il gup ha concesso il patteggiamento in virtù del fatto che l’azienda ha adottato tutti i rimedi per prevenire il ripetersi di simili episodi. È stata inoltre accolta la richiesta di Telecom di costituirsi parte civile nei confronti degli ex manager indagati.
Secondo la procura, tra il 2006 e il 2009 Riccardo Ruggiero, Massimo Castelli e Luca Luciani avrebbero ordinato ai loro dipendenti di mantenere in attività 5,3 milioni di schede sim destinate alla disattivazione, attraverso apposite ricariche di un centesimo, allo scopo di aumentare la quota di mercato dell’azienda.
Il processo a loro carico inizierà l’8 ottobre prossimo davanti ai giudici della terza sezione penale del tribunale di Milano.
Il gup D’Arcangelo ha respinto l’eccezione sulla competenza territoriale presentata dalla difesa. Basandosi sul fatto che le comunicazioni oggetto delle contestazioni avvenivano tra la direzione di Telecom di Roma e l’Agcom, i legali avevano chiesto di far spostare il procedimento a Roma. Il giudice ha tuttavia ritenuto che la competenza spettasse di Milano, in quanto le decisioni del management venivano prese nel capoluogo lombardo.
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