I datori di lavoro californiani non potranno più chiedere agli impiegati e ai candidati per un lavoro la password del loro account sui social media. Lo vieta una nuova legge dell’Assemblea dello Stato della California, recentemente intervenuta su un fenomeno in crescita nel monde del lavoro statuintense.
La pratica ormai è risaputa. Le informazioni personali pubblicate su Twitter, Google+, MySpace, ma sopratttuto su Facebook, possono essere determinanti durante un colloquio di lavoro, così come una foto “sbagliata” sul proprio profilo può causare guai seri nell’ambiente lavorativo. L’episodio più celebre rimane quello della “piratessa ubriaca”, la giovane inglese che perse il posto da insegnante per essere stata taggata su Facebook in una foto che la ritraeva in evidente stato di ebbrezza. Un caso “da manuale” quando si parla di privacy e social network.
Con l’aumentare della consapevolezza sull’importanza della privacy in rete, aspiranti lavoratori e impiegati sono passati ai ripari e, per scongiurare sgraditi controlli, hanno iniziato sempre più frequentemente ad alzare il livello di protezione dei loro account da occhi indiscreti. Purtroppo l’accorgimento non è bastato, e negli ultimi anni si sono registrate numerose segnalazioni da parte di candidati a cui erano state chieste le credenziali di accesso ai profili “privati” durante un colloquio di lavoro.
Una simile violazione della privacy era stata denunciata, oltre che dai lavoratori stessi, anche da Facebook, che nel marzo del 2012 aveva minacciato di intraprendere azioni legali contro chiunque avesse estorto ai suoi utenti i dati di accesso ai loro profili. Per rendere ancora più netta la presa di posizione da parte dell’azienda, Facebook ha introdotto nel proprio regolamento una specifica voce che invita a non richiedere le informazioni di accesso all’account di terzi.
Il governo della California, conscio del ruolo pioneristico dello stato nella creazione e nella diffusione dei social media, è intervenuto su questo fenomeno attraverso due leggi che saranno in vigore dal primo gennaio 2013: l’Assembly Bill 1844 che proibisce ai datori di lavoro di richiedere user name e password collegati agli account privati dei lavoratori e dei candidati, e il Senate Bill 1349 che contiene un’analoga prescrizione rivolta al mondo dell’università.
Il governatore della California Edmund G. Brown Jr, dopo aver firmato le due leggi, ha diffuso la notizia sui principali social network.
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