Il 26 novembre l’Aula del Senato ha definitivamente respinto l’art.1 del ddl sulla diffamazione a mezzo stampa, che prevedeva il carcere fino ad un anno per i giornalisti condannati per diffamazione ma non per i direttori delle testate.
La votazione, che si è svolta in forma segreta, si è conclusa con 123 voti contrari, 29 favorevoli e 9 astenuti. La bocciatura del Senato ha definitivamente affossato il provvedimento e il presidente del Senato, Renato Schifani, ha quindi sospeso la prosecuzione dell’esame del testo.
Il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino si è detto soddisfatto dell’esito della votazione ma ha ricordato che c’è ancora molto da fare sul fronte del rinnovamento legislativo: “C’è stato un recupero di dignità al Senato. Ma resta la preoccupazione perché sopravvive la vecchia legge del 1948, con il carcere fino a sei anni. Ora serve una legge a favore del diritto dei cittadini ad avere un’informazione libera”.
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