La Camera dei deputati olandese ha recentemente bocciato una proposta di legge che mirava a proibire il download non autorizzato di contenuti protetti da copyright, un’attività attualmente legale nei Paesi Bassi.
Secondo l’attuale legislazione del paese, un privato cittadino che effettua una copia digitale di un’opera protetta da diritto d’autore non infrange il copyright di quest’ultima, a patto che la copia sia ad uso personale e non destinata alla diffusione o alla vendita. Questa regola è considerata valida anche nel caso in cui il cittadino non disponga dell’opera originale o nel caso in cui l’opera originale sia stata messa a disposizione in violazione del diritto d’autore.
Per quanto riguarda la condivisione di file in rete la legge olandese stabilisce dunque una distinzione importante tra chi effettua illegalmente l’upload di materiale protetto da copyright e chi viceversa ne usufruisce a titolo privato attraverso il download, che di fatto non è che una copia digitale del file reso pubblico.
Come nella maggioranza dei paesi del mondo, il download di contenuti protetti da diritti intellettuali è estremamente diffuso nei Paesi Bassi: recenti stime hanno concluso che circa il 30% della popolazione consuma abitualmente musica, film e videogame scaricati dalla rete senza pagare. Per questa ragione l’attuale legislazione sul copyright è spesso oggetto di proposte di modifiche di carattere restrittivo.
Lo scorso autunno il Segretario di Stato per la Sicurezza e la Giustizia Fred Teeven ha presentato una proposta di legge volta a rendere illegale il download di materiale protetto da diritto d’autore.
Il 20 dicembre 2012 la Camera dei Rappresentanti ha approvato una mozione contraria alla proposta, stabilendo che il diritto ad effettuare copie per uso privato non debba essere limitato.
“È necessario effettuare sforzi verso un aumento della disponibilità legale dei contenuti, attraverso nuovi modelli di business. Un divieto di effettuare download non risolve in realtà il problema dei mancati pagamenti, ma garantisce invece il sorgere di altri problemi come quello della restrizione della privacy degli utenti” ha dichiarato Kees Verhoeven, il rappresentante della Camera che ha presentato la mozione.
Attualmente, i detentori di diritti d’autore olandesi godono si un sistema di compensazione garantito grazie alla cosiddetta “piracy tax”, una tassa applicata sui dispositivi di immagazzinamento dati quali CD e DVD vergini, tablet, smartphone, chiavette USB, PC e Laptop, che può ammontare ad un massimo di 5 euro, a seconda del dispositivo. Questo tributo ha tuttavia causato il malcontento dei produttori di hardware. Acer, HP e Dell hanno avviato una causa contro il Governo dei Paesi Bassi lamentando la possibile perdita di ingenti incassi per via dell’aumento artificiale dei prezzi.
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