Google ha pagato una sanzione di 1 milione di euro applicata dal Garante privacy per il servizio Street View. La sanzione rislae al 18 dicembre 2013 ma è stata resa nota solo recentemente.
I fatti contestati risalgono al 2010 quando il Garante per la Protezione dei dati è intervenuto in seguito a numerose segnalazioni di cittadini che lamentavano di essere stati fotografati dalle macchine del servizio Google Street View senza il loro conosenso. In quel periodo, infatti, le auto di Mountain View circolavano in Italia senza essere perfettamente riconoscibili e non consentendo, quindi, alle persone presenti nei luoghi percorsi di decidere se sottrarsi o meno alla “cattura” delle immagini.
Il 15 ottobre 2010 il Garante ha prescritto a Google di rendere le sue vetture facilmente individuabili, attraverso cartelli o adesivi ben visibili, e di pubblicare sul proprio sito web, tre giorni prima dell’inizio delle riprese, l’elenco delle località visitate dalle Google car, stabilendo che per le grandi città fosse necessario indicare i quartieri in cui circolano le vetture. L’Authority ha inoltre ordinato che la medesima segnalazione debba essere pubblicata da Google sulle pagine di almeno due quotidiani locali e la notizia debba essere diffusa da almeno un’emittente radio per ogni regione visitata. Le misure sono state tempestivamente adottate da Google.
Il procedimento sanzionatorio si è ora concluso con un’ordinanza di ingiunzione in cui il Garante ha ritenuto di applicare una sanzione amministrativa pecuniaria di un milione di euro. La cifra è stata stabilita in considerazione del fatto che i dati raccolti illecitamente erano destinati a confluire all’interno di una grande banca dati di particolare rilevanza, quale è sicuramente quella del servizio Street View.
Nel determinare la cifra il Garante ha deciso di avvalersi della norma del Codice privacy che mira a rendere effettive le sanzioni quando sono dirette a soggetti di notevoli dimensioni economiche.
A quanto si apprende, Google avrebbe già pagato la sanzione.
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