Lo stato dell’innovazione tecnologica in Italia sembra avere alcuni aspetti in aperta contraddizione fra loro. È quanto emerge da due studi recentemente pubblicati: il rapporto di Telecom Italia sulle infrastrutture digitali del territorio e il loro sviluppo, e lo studio Eurostat, sull’utilizzo di Internet da parte dei cittadini europei.
Il terzo rapporto di Telecom “Italia Connessa – Agende Digitali Regionali” ha analizzato l’andamento dell’attuazione dell’Agenda Digitale Europea a livello locale, a partire dall’analisi dello stato della pianificazione e delle risorse finanziarie per l’ICT, a livello europeo, nazionale e regionale.
Nello studio offerto dall’azienda di telecomunicazioni si approfondiscono i Key Performance Indicator (KPI) più significativi su dati regionali, ICT e Innovazione, compresi quelli della Digital Agenda, con un vasto campo di osservazione, dall’innovazione alla dotazione infrastrutturale, dalla digitalizzazione della PA alla diffusione delle dotazioni ICT e dei servizi digitali presso le famiglie e le imprese.
La relazione Telecom evidenzia il fatto che gli investimenti per l’attuazione dell’Agenda Digitale europea per il cablaggio in fibra ottica del servizio mobile 4G e 4G Plus procedono più rapidamente di quanto previsto. A quanto si apprende infatti l’azienda avrebbe già coperto 100 città con cablaggio in fibra ottica. Il servizio mobile 4G è presente in oltre 2.5000 comuni, dice Telecom, e in oltre 120 città è già disponibile quello “4G Plus”.
Di fronte a un simile quadro, non può lasciare indifferenti il dato “stridente” riportato nell’ultimo rapporto Eurostat. Lo studio, che analizza il livello di utilizzo dei servizi cloud da parte dei cittadini europei, ha evidenziato che, nonostante sia raddoppiato il numero di utenti europei che usa regolarmente internet dal 2006, in Italia quasi il 30% della popolazione dichiara ancora di non essersi mai connessa a Internet. Un dato allarmante che colloca il nostro Paese nella fascia più bassa della classifica insieme a Portogallo, Grecia e Romania.
Per maggiori informazioni si rimanda al rapporto Eurostat e allo studio di Telecom Italia.
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