Il colosso di Mountain View dovrà rispondere della presunta violazione del brevetto del codec h.264, relativo a un formato standard di compressione video digitale.
A muovere l’accusa che mette sotto inchiesta il sistema operativo Android per tablet e smartphone, la società statunitense Max Sound, detentrice dei diritti del codec per la visualizzazione in streaming. La conseguente richiesta è di un risarcimento per ogni video pubblicato in violazione del brevetto, e la divisione dei profitti per le visualizzazioni successive.
A sostegno della propria tesi, la Max Sound avrebbe reso noto di essere in possesso della documentazione relativa a contatti avvenuti con la stessa Google, intervenuta per trattare l’acquisizione delle tecnologie protette dal brevetto.
La decisione della corte tedesca, che potrebbe costare un risarcimento milionario e il blocco della distribuzione dei prodotti android incriminati, è attesa entro un anno.
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