Documenti non riservati della Casa Bianca sarebbero stati raggiunti da una azione di hackeraggio.
Il New York Times ha recentemente riferito di un attacco informatico, presumibilmente operato da hacker russi, eseguito a danno degli account del presidente degli Stati Uniti. L’azione, che sarebbe stata compiuta l’anno scorso, è stata individuata e bloccata dal Joint Worldwide Intelligence Communications System (Jwics), il sistema di difesa governativo per le informazioni classificate della Casa Bianca.
Stando a quanto riferito al quotidiano da un rappresentate dell’amministrazione, non esiste prova di intrusione nell’account che il presidente Obama usa abitualmente tramite il suo BlackBerry, i cui server sono protetti. Ad essere colpito sarebbe stato un indirizzo di posta elettronica utilizzato dallo staff del presidente per la comunicazione con l’esterno, riguardante informazioni non riservate, e perciò non coperto dal sofisticato sistema di sicurezza della Casa Bianca. Attraverso questo account, gli hacker avrebbero avuto accesso a mail inviate e ricevute da persone che si relazionano quotidianamente con Obama.
I contenuti violati comprendono “appuntamenti, scambi di mail con ambasciatori e diplomatici, discussioni riguardo strategie” che coinvolgono inevitabilmente l’attività politica del presidente. Il NYT sottolinea come l’attacco appaia “più invasivo e preoccupante di quanto pubblicamente dichiarato”. Non è al momento noto il numero e il contenuto delle mail a cui gli hacker hanno avuto accesso.
All’inizio di aprile, l’amministrazione Obama aveva diffuso la notizia di un attacco informatico che aveva coinvolto i sistemi del Dipartimento di Stato nel corso del 2014, senza però specificarne l’obiettivo e senza offrire notizie più dettagliate degli autori.
Negli Stati uniti la notizia ha riaperto il dibattito sulla sicurezza nazionale: già nel dicembre 2014 l’FBI aveva indicato la Corea del Nord responsabile dell’azione che a novembre aveva interessato la casa di produzione Sony Pictures, mentre nel 2008 era stata la stessa campagna elettorale di Obama ad essere colpita da hacker cinesi.
Il NYT riferisce di una inchiesta in corso che riconduce ad hacker “presumibilmente legati al governo russo, se non addirittura suoi dipendenti”. In proposito, il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest, ha espresso l’intenzione degli investigatori di non voler precisare l’identità degli hacker.
Il caso, verificatosi in un momento di tensione diplomatica con il governo russo, rappresenta un ulteriore elemento critico nei rapporti fra i due paesi.
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