Presentiamo qui l’editoriale di Giusella Finocchiaro pubblicato su Quotidiano Nazionale e Il resto del Carlino il 15 settembre 2016.
La distinzione fra reale e virtuale non ha più senso in un mondo in cui comunichiamo e ci esprimiamo con tutti gli strumenti a disposizione, ma la dignità della persona, alla base dei diritti fondamentali dell’uomo come riconosce anche la Carta Europea, sembra avere perso ogni significato. Vicende angoscianti quelle delle ultime ore, che hanno visto come protagonista il web. Tiziana Cantone si è tolta la vita a causa della diffusione di video intimi in rete. Una ragazza di 17 anni violentata in discoteca a Rimini in condizioni di incapacità, come si è letto sui giornali, è stata filmata, nei momenti in cui si consumava l’abuso, dalle – presunte – amiche. Al di là dei sentimenti di cordoglio, angoscia, indignazione che il lettore prova (o dovrebbe provare) leggendo simili notizie, alcune considerazioni tecnico-giuridiche si possono svolgere, sulla base delle prime informazioni ricavate in queste ore dai media. Fughiamo subito ogni dubbio: la trasmissione di contenuti personali a un conoscente o a un amico non implica un consenso tacito alla diffusione o alla divulgazione di quei contenuti.
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