Al contrario di quanto spesso si ritiene, siamo fra i Paesi più avanzati sotto il profilo normativo. L’Italia per prima in Europa si è data una normativa sul documento informatico e sulla firma digitale, già nel 1997. Di recente, in anticipo rispetto ad altri Paesi, ha completato la procedura di interoperabilità del nostro servizio di identità digitale SPID, ai fini del mutuo riconoscimento del sistema di identificazione all’interno di tutti gli Stati membri UE.
Anche in materia di protezione dei dati personali costituiamo un punto di riferimento.
Se si può individuare una criticità, è che a volte emaniamo troppe norme, come nel caso della blockchain e degli smart contract. La Commissione che ho presieduto per elaborare una proposta di coordinamento fra il Codice privacy italiano e il Regolamento europeo, il c.d. GDPR, ha avuto il grande merito di tagliare molte norme, dichiarandone l’abrogazione espressa.
L’intervista completa a Giusella Finocchiaro sul magazine UDC è disponibile a QUESTO link.