Alcune tra le più importanti major televisive americane hanno citato in giudizio due siti di streaming online con l’accusa di trarre un profitto illecito dallo sfruttamento della loro programmazione quotidiana.
I due siti, FilmOn e Ivi, ritrasmettevano in diretta streaming il palinsesto di alcuni network normalmente visibili in chiaro tramite una qualsiasi antenna e senza pagare alcun canone o abbonamento.
I network televisivi, tra cui ABC, CBS, Fox, e NBC, hanno finora ottenuto un’ordinanza da parte del Giudice della Corte Distrettuale del Southern District di New York un ordine temporaneo di limitazione per l’attività di streaming di FilmOn e un simile provvedimento sembra atteso anche nei confronti di Ivi.
Nonostante i canali televisivi abbiano recentemente concesso ad alcuni siti di ritrasmettere la loro programmazione, le trasmissioni in diretta rimangono di norma escluse dalla diffusione online. Al contrario, FilmOn e Ivi riproponevano in rete il flusso ininterrotto dei network, comprensivo di eventuali avvenimenti sportivi e culturali live. La loro programmazione veniva diffusa senza modifiche insieme quindi alla pubblicità normalmente presente sui canali, che trovava online un ampliamento del bacino dei suoi spettatori. Un fattore questo che tuttavia non ha inciso sulla richiesta da parte delle major di far cessare l’attività di streaming dei siti.
FilmOn e Ivi hanno risposto alle accuse reclamando il diritto a ritrasmettere i canali gratuiti online tramite il pagamento di una regolare licenza, come già avviene per le società di trasmissioni via cavo e satellitari che spesso includono nei loro pacchetti anche i normali canali gratuiti.
Questo tipo di licenze per la rete tuttavia non è ancora stato regolamentat0.
In precedenti casi la giurisprudenza ha convalidato le richieste dei network. Lo scorso anno le major televisive hanno vinto una causa simile contro il sito di streaming Vuivision che è stato così costretto a cessare la sua attività di ritrasmissione.
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