Sono state pubblicate le “Linee guida in tema di trattamento di dati per lo svolgimento di indagini di customer satisfaction in ambito sanitario”.
Sempre più spesso, infatti, gli organismi sanitari pubblici e privati effettuano indagini sulla qualità dei servizi offerti e sul grado di soddisfazione degli utenti: tale attività implica il trattamento dei dati personali degli assistiti, che deve ispirarsi alle regole dettate dal Garante.
In sintesi, gli aspetti principali.
È previsto che l’utilizzo dei dati personali e, soprattutto, identificativi degli utenti sia ridotto al minimo e solo se necessario a realizzare l’obiettivo dell’indagine.
In ogni caso, è vietato l’utilizzo di informazioni idonee a rivelare la vita sessuale degli intervistati, ed è negata la possibilità di un impiego dei dati raccolti per fini diversi, ad esempio per la profilazione degli utenti.
Mentre le strutture pubbliche possono effettuare le indagini prescindendo dal consenso degli interessati, per le strutture private permane l’obbligo di acquisirlo. Gli organismi sanitari, tanto pubblici quanto privati, sono comunque tenuti a fornire un’idonea informativa agli interessati (il Garante ha reso pubblico un modello di informativa allegato alle linee guida), anche in forma verbale, impartendo opportune istruzioni al personale incaricato, soprattutto nel caso di indagini effettuate per via telefonica.
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