Una recente operazione della Guardia di Finanza di Milano sullo scambio illegale di opere protette da copyright ha portato alla denuncia di due persone ed al sequestro di circa 22.500 opere musicali tra cui alcuni brani dell’ultimo album della cantante Laura Pausini.
A quanto risulta da diversi magazine online, sarebbe stato proprio lo staff della Pausini a denunciare alla Guardia di Finanza la presenza in rete di alcuni brani dell’ultimo album della cantante romagnola diffusi illegalmente su Internet prima dell’uscita ufficiale nei negozi.
A quanto risulta, i file sarebbero versioni “live” di alcune canzoni registrate durante una prova in teatro risalente ad alcuni mesi fa.
In seguito alla segnalazione, i militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano, in collaborazione con la Federazione contro la pirateria musicale, hanno condotto un’indagine di otto settimane fra le province di Milano, Bergamo, Caserta e Pavia.
L’operazione, denominata “Inedito” come il titolo dell’album della Pausini, ha portato alla denuncia di due persone che rischiano ora sanzioni amministrative per oltre 2 milioni e 317mila euro.
È stato stimato che l’immediata rimozione dei file inediti dalle piattaforme online abbia evitato all’artista un danno economico di diversi milioni di euro.
Come ampiamente riportato dalla stampa, l’entourage della cantante sospetta che il colpevole della diffusione illegale dei brani sia da ricercarsi nell’ex chitarrista della Pausini, recentemente allontanato dal gruppo per motivi professionali e personali.
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