Ha avuto ampia eco la notizia del fallimento del ricorso di Mediaset contro il cittadino americano entrato in possesso del dominio “mediaset.com”.
La vicenda ha avuto inizio un anno fa, quando l’azienda di Cologno Monzese, per dimenticanza o per disguidi, ha mancato di effettuare il rinnovo del dominio “mediaset.com”, successivamente acquistato all’asta da Didier Mediba, rappresentante della Fenicius Llc, una società del Delaware.
In novembre, Mediaset ha avviato un ricorso per ottenere la riassegnazione del dominio presso l’Arbitration e Mediation centre della WIPO, l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale.
Le motivazioni addotte dalla società fondata da Silvio Berlusconi riguardavano l’evidente analogia del dominio “Mediaset.com” con gli altri domini di cui l’azienda possiede i diritti e l’assenza di interessi da parte del signor Madiba sul dominio acquistato.
I legali della Fenicius Llc hanno risposto alle accuse sostenendo che la parola «Mediaset» è formata da due vocaboli molto comuni in lingua inglese, “media” e “set”, sui quali l’azienda italiana non aveva alcun diritto di marchio. Inoltre, i legali hanno dichiarato che fosse intenzione del signor Madiba avviare un commercio proprio nel settore dei dispositivi di archiviazione mediatica.
L’arbitrato del WIPO ha sorprendentemente accolto le motivazioni della difesa. Pur riconoscendo l’identità tra il dominio in oggetto e i marchi detenuti dalla Mediaset Spa, il WIPO ha ritenuto generiche e non sufficienti le asserzioni volte a dimostrare la malafede del rappresentante della Fenicius Llc..
“Mediaset.com” rimane dunque in mano al signor Madiba, almeno fino a quando le due parti non troveranno un accordo commerciale per la cessione del dominio.
Ad oggi, l’indirizzo web corrisponde ad un sito che vende apparecchiature per l’archiviazione mediatica.
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