Dagli Stati Uniti giunge notizia di un’interessante azione legale incentrata sul typosquatting, termine inglese che identifica un “dirottamento da URL”, ovvero la creazione di una versione alterata di un nome di dominio registrato allo scopo di dirottare gli utenti.
Basandosi sugli errori di battitura (typos) fatti dagli utenti quando digitano gli URL nel loro browser, i typosquatter creano dei siti ingennevoli, simili a quelli originali, nei quali inserirscono banner pubblicitari da cui traggono guadagni. Secondo Wikipedia, i domini typosquatted sono milioni, e includono storpiature di nomi di siti celebri come ad esempio, facebok.com, yutube.com, goggle.it, etc.
Uno studio legale di New York, il Gioconda Law Group, ha chiesto un risarcimento di 1 milione di dollari ad un uomo accusato di aver creato un nome di dominio simile a quello dello studio legale. Secondo l’accusa, il dominio di proprietà dall’imputato, GiocondoLaw.com, è stato creato appositamente per intercettare le email degli utenti che sbagliavano a digitare il nome corretto del sito dello studio legale, GiocondaLaw.com.
A quanto si apprende, l’uomo accusato sarebbe un veterano di questo genere di pratiche, avendo già creato siti utili ad intercettare le mail di società ultranote come McDonald’s, MasterCard, NewsCorp e McAfee.
Il typosquatter seriale avrebbe anche già affrontato un’azione legale. Lo scorso anno infatti era finito in sede di arbitrato commerciale su richiesta della società Lockheed Martin, a causa di due dominii di sua appartenenza: LockheedMarton.com, LockheedMartun.com. L’uomo si è difeso sostenendo di stare portando avanti delle ricerche utili a mettere a punto un servizio di protezione dal typosquatting da offrire alle aziende. Il collegio arbitrale ha però rigettato la sua tesi costringendolo a cedere i domini registrati alla società.
È dunque atteso con una certa curiosità il verdetto della Corte di New York che dovrà pronunciarsi sull’ingente resarcimento danni richiesto dallo studio legale.
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