Il 25 agosto, la giuria del tribunale californiano di San Josè ha accolto le accuse della Apple contro la Samsung, ritenuta colpevole di aver violato “intenzionalmente” alcuni brevetti di proprietà della società di Cupertino. Il tribunale ha inoltre rigettato le accuse della società coreana, che contestava alla Apple la violazione di altri brevetti.
Il risarcimento danni imposto alla Samsung per la violazione di 6 brevetti di proprietà della Apple ammonta a oltre un miliardo di dollari. Tra i brevetti violati, tre riguardano alcune funzionalità del touchscreen ormai considerate uno standard per tutti gli utenti di smartphone, come la funzionalità che permette di toccare due volte un punto dello schermo per ingrandire, o l’utilizzo di due dita “a pinza” per “zoomare” dentro ad un’immagine.
Una vittoria piena per l’azienda californiana che, sul terreno di casa, si aggiudica un verdetto totalmente a suo favore a pochi giorni dalla sentenza del tribunale di Seoul che, sullo stesso caso, aveva salomonicamente diviso le responsabilità tra le due aziende.
La decisione statunitense è stata presa in un tempo considerato sorprendentemente breve per la difficoltà del caso. In meno di 48 ore i 9 giurati hanno studiato le oltre 100 pagine di istruzioni tecniche utili a stabilire quali brevetti erano stati violati e da quale delle due aziende.
A quanto si apprende, nella valutazione dei giurati sono state decisive alcune email scambiate tra interni della Samsung, dove veniva considerata l’aggiunta di funzionalità già utilizzate dalla Apple. Ha inoltre avuto un forte impatto sulla giuria il confronto tra gli smartphone progettati dalla società coreana prima e dopo il debutto dell’iPhone sul mercato.
La sentenza, comunque, non avrà un effetto immediato sul mercato, visto che non è stato posto alcun divieto sulla vendita dei prodotti Samsung. Tuttavia Apple ha presentato richiesta di ingiunzione affinchè venga impedita la vendita dei prodotti ritenuti in violazione dei suoi brevetti e l’udienza è fissata per il 20 settembre.
Nel frattempo Samsung ha già annunciato un ricorso contro la sentenza del tribunale di San Josè.
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