Prosegue l’azione del Garanti Europei intrapresa nei confronti di Google. Il Garante italiano ha avviato un’istruttoria per verificare se le nuove regole privacy adottate dalla società statunitense sono conformi alla normativa sulla protezione dei dati del nostro Paese delle
Dall’ aprile scorso Google è al centro di un’istruttoria coordinata da parte dei Garanti privacy di Italia, Regno Unito, Paesi Bassi, Germania e Spagna volta a stabilire se il nuovo pacchetto di policy unificate di Google sia compatibile con i requisiti fissati nella Direttiva 95/46/CE sulla protezione dei dati personali.
La nuova policy di Google, introdotta a marzo 2012, era stata annunciata dall’azienda come un tentativo di semplificare, accorpandoli, 60 diversi regolamenti relativi ad altrettanti servizi della compagnia californiana. Il pacchetto unificato, tuttavia, permette ora a Google di incrociare in via generalizzata i dati personali provenienti dai diversi servizi offerti, in modo che, ad esempio, i video guardati da un utente su YouTube possano orientare la scelta degli annunci da inserire nella casella di posta Gmail dello stesso utente.
L’Autorità italiana ha deciso di richiedere a Mountain View maggiori e più puntuali dettagli su specifici aspetti delle modalità di trattamento dei dati degli utenti italiani: in particolare, riguardo all’informativa e al consenso all’uso dei dati, alla loro conservazione e al loro possibile incrocio, anche tra prodotti e servizi diversi.
Il Garante fa sapere che ulteriori elementi che verranno forniti da Google saranno oggetto di valutazione per l’eventuale adozione dei provvedimenti ritenuti più opportuni, inclusi, qualora dovessero ricorrerne i presupposti, quelli a carattere prescrittivo o sanzionatorio.
Per quanto riguarda l’azione degli altri Garanti europei, è stato reso noto che:
– in Francia l’istruttoria nazionale ha confermato la violazione delle disposizioni in materia di protezione dati: a Google sono state date indicazioni sui principi da rispettare e sulle misure da adottare per rendere i trattamenti conformi alla normativa nazionale.
– nei Paesi Bassi, l’Autorità si appresta a chiedere a Google di fornire chiarimenti, elementi e documenti, che una volta raccolti, confluiranno in un documento finale che potrebbe avere come esito anche l’eventuale irrogazione di sanzioni.
– nel Regno Unito, è in corso un’istruttoria dove il Garante è in procinto di rendere noti a Google i risultati dell’analisi preliminare condotta.
– in Germania, l’Authority ha instaurato un procedimento nei confronti di Google che potrebbe dar luogo a un provvedimento a carattere prescrittivo che imponga alla società l’adozione di specifiche misure per conformare i trattamenti alle norme nazionali.
in Spagna l’istruttoria aperta nei confronti della società di Mountain View è in corso di svolgimento. L’Autorità di protezione dati spagnola ha notificato a Google la propria decisione di avviare una procedura a carattere sanzionatorio per violazione dei principî cardine della normativa nazionale.
[…] Il parere dell’avvocato Niilo Jaaskinen giunge in un momento critico per Google, che in questo periodo è oggetto di un’indagine da parte di sei Garanti per la protezione dei dati europei, tra cui que… […]
[…] Al termine dell’istruttoria avviata un anno fa, il Garante privacy italiano ha emesso un provvedimento prescrittivo che indica le possibili misure che Google deve adottare per conformarsi alla normativa sui dati personali del nostro Paese. Si tratta del primo provvedimento emesso in Europa in seguito alll’indagine coordinata con le Autorità di protezione dei dati europee avviata nell’aprile 2013 in relazione alll’introduzione da parte di Google del pacchetto di policy unificate. Con il pacchetto, presentato all’inizio del 2013 la compagnia di Mountain View ha aggregato in un unico documento le regole di gestione dei dati delle diverse funzionalità offerte da Google. La nuova policy permette all’azienda americana di profilare più nel dettaglio gli utenti grazie al confronto dei dati provenienti dai diversi servizi: dalla posta elettronica (Gmail) al social network (GooglePlus), dalla gestione dei pagamenti on line (Google Wallet), alla diffusione di filmati (YouTube) e dalle mappe on line (Street View), all’analisi statistica (Google Analytics) . […]