Il parlamento tedesco si è recentemente pronunciato favorevolmente su una mozione presentata da alcuni gruppi parlametari volta ad eliminare i brevetti sui software.
La motivazione alla base della richiesta si basa sul fatto che i software sono già protetti dalle leggi sul diritto d’autore e gli sviluppatori godono già dei diritti di sfruttamento delle loro opere. Tuttavia, la presenza di brevetti che coprono aspetti generali dei programmi per computer entra spesso in contraddizione con questi diritti. La mozione chiede quindi che i software siano protetti solamente dal diritto d’autore e tale diritto non sia penalizzato dai brevetti di terze parti. Unica eccezione alla regola, la fattispecie in cui un programma sostituisca un componente meccanico o elettromagnetico della macchina: in quel caso il brevetto deve essere ammesso.
In particolare, la mozione, sottolineando che le azioni governative sui brevetti non devono mai interferire con il diritto a distribuire programmi open source, chiede al governo di preservare la priorità delle licenze sul diritto d’autore affinché gli sviluppatori di software possano decidere se vogliono di pubblicare il loro lavoro attraverso una licenza open source senza temere di interferire con brevetti.
La decisione del Bundestag segue di un mese una risoluzione simile adottata dal governo della Nuova Zelanda, secondo la quale i programmi per computer non possono essere equiparati ad invenzioni e pertanto non possono essere brevettabili.
La mozione tedesca si conclude con la richiesta rivolta al Governo di intervenire affinché questo approccio possa divenire uno standard europeo.
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