Lo scorso 11 ottobre il Senato della Repubblica ha approvato la “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”, conosciuto anche come “decreto femminicidio”.
Il provvedimento – ad oggi in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – ha eliminato l’estensione contenuta nella versione originaria del decreto legge, oggetto di vivaci reazioni, della responsabilità amministrativa da reato delle società e delle associazioni di cui al d.lgs. 231 del 2001 per i delitti previsti dal Codice per la protezione dei dati personali, quali illecito trattamento di dati personali, falsità di dichiarazioni e notificazioni all’Autorità Garante.
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