Le foto pubblicate sui social network non possono essere sfruttate commercialmente in assenza di accordi con l’autore. Una corte di New York ha condannato due agenzie ad un risarcimento milionario per aver venduto senza autorizzazione alcuni scatti trovati su Twitter.
L’Agenzia France-Presse (AFP) e il suo distributore americano Getty Images sono state condannate per aver volontariamente violato i diritti d’autore su otto foto di Daniel Morel, un fotografo di Haiti che nel 2010 aveva pubblicato su Twitter un servizio sul terremoto che ha colpito l’isola.
Dopo quattro anni di battaglia legale, Daniel Morel ha ottenuto un risarcimento di 1,2 milioni di dollari dai due colossi dell’industria della fotografia digitale per l’uso non autorizzato delle sue immagini.
Alcune ore dopo il violento terremoto del 12 gennaio 2010, Morel aveva pubblicato alcuni drammatici scatti su TwitPic, un portale attraverso cui gli utenti possono caricare foto su Twitter. Le foto sono poi finite sotto gli occhi dell’Agenzia di stampa AFP che le ha scaricate e ha iniziato a venderle a testate europee tra cui Liberation e il Corriere della sera. Contestualmente, attraverso l’agenzia Getty Images le immagini sono state vendute anche negli Stati Uniti a testate come NYTimes.com, The Washington Post, ABC, CBS e altre.
Dopo aver visto i suoi scatti sui giornali, Daniel Morel ha chiesto all’AFP che gli venisse riconosciuta la paternità sulle foto ed il relativo risarcimento. Per tutta risposta l’agenzia lo ha querelato per aver ingiustamente accusato la compagnia di violazione del copyright. Morel ha quindi presentato un controquerela lamentando l’uso non autorizzato delle proprie fotografie.
Davanti alla Corte Distrettuale di Manhattan i legali dell’AFP hanno sostenuto di aver agito in buona fede in quanto Twitter permette il fair use delle foto pubblicate dagli utenti. Il giudice non ha però accolto la difesa sostenendo invece che il social network permette solo di postare e retwittare i contenuti, ma non regola l’uso commerciale delle immagini pubblicate dagli utenti.
Il caso di Morel è stato ampiamente riportato dalla stampa perché affronta la questione dell copyright sulle fotografie pubblicate sui social media dimostrando che anche sulle nuove piattaforme i fotografi possono continuare a rivendicare i diritti sulle proprie opere.
Com’è noto, l’avvento dei social network e dei portali di fotografie pubblicate dagli utentiha influito negativamente sul mercato della fotografia professionale dal momento che sul web la pratica di prendere le foto e riutilizzarle senza attribuzione di copyright è piuttosto radicata. Tuttavia raramente i singoli professionisti intentano querele contro le grandi compagnie editoriali, notoriamente munite di agguerrite squadre di legali. La notizia della vittoria del 62enne haitiano Daniel Morel è dunque stata riportata con soddisfazione sui magazine e i blog di fotografia di tutto il mondo.
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