Comunicati i dati relativi alle attività investigativa e sanzionatoria dell’anno trascorso, e il piano ispettivo del primo semestre 2014.
Aziende e Pubblica Amministrazione non informano adeguatamente utenti e cittadini dell’uso che fanno dei loro dati personali, e sono ancora molti i casi in cui le informazioni personali risultano utilizzate senza il consenso degli interessati. Il resoconto del 2013 delle attività investigative e sanzionatorie svolte dal Garante fa emergere le carenze di trasparenza e messa in sicurezza dei dati personali da parte di chi li usa, li gestisce e controlla.
Le ispezioni effettuate, focalizzate in particolare sull’attività di telefonate promozionali e banche dati pubbliche, ma anche su novità come l’uso dei sistemi di localizzazione satellitare e sui nuovi strumenti di mobile payment, sono state 411 (+4% in più rispetto al 2012), per un un totale riscosso dall’erario da parte di soggetti pubblici e privati di oltre 4 milioni di euro.
Gli 850 procedimenti sanzionatori avviati (578 nel 2012, con un aumento del 47%) hanno riguardato la omessa o inidonea informativa (476 casi), il trattamento illecito dei dati (277), l’utilizzo senza consenso dei dati personali, la mancata adozione di misure di sicurezza e le violazioni connesse alla conservazione dei dati di traffico telefonico, all’omessa notificazione al Garante e all’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
Si registra inoltre una crescita delle segnalazioni all’Autorità giudiziaria (71, 27% in più rispetto al 2012), in particolare per mancata adozione delle misure minime di sicurezza a protezione dei dati personali, per violazioni riguardanti il controllo a distanza dei lavoratori, per trattamento illecito dei dati, false dichiarazioni e notificazioni al Garante o per inosservanza dei provvedimenti dell’Authority.
Oltre alla prosecuzione dei controlli già avviati e degli accertamenti conseguenti a segnalazioni e reclami, il Garante annuncia per il primo semestre 2014 l’avvio di nuove ispezioni in ambiti significativi e la pianificazione di circa 200 accertamenti rispetto ai nuovi obblighi da parte di società telefoniche e Internet provider in caso di violazioni dei database causate da attacchi informatici o eventi avversi.
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