Il furto di foto private di alcune celebrità hollywoodiane, ampiamente riportato dalla stampa nei giorni scorsi, ha riportato in primo piano la questione della sicurezza del cloud. Come tutelarsi?
Un aggiornamento diffuso dalla Apple il 2 settembre ha chiarito la dinamica del furto: le foto delle attrici sono effettivamente state prelevate dai loro account iCloud, oggetto di intrusioni effettuate attraverso banali tentativi di indovinare username, password e risposte alle domande segrete di sicurezza.
A quanto si apprende, in nessuno dei casi la violazione degli account è stata eseguita attraverso “hackeraggio” di codice informatico o brecce nei sistemi di iCloud o di Find my iPhone.
La responsabilità del furto sarebbe dunque da attribuire in parte alle vittime stesse, che non avrebbero posto in essere i requisiti base per difendere adeguatamente i loro dati personali, nello specifico foto e autoscatti di momenti intimi.Un errore che tuttavia potrebbe capitare a tutti.
Nel comunicato la Apple consiglia ai suoi utenti di usare sempre una password forte ed attivare la cosiddetta “autenticazione in due passaggi“. Infatti, nonostante i ladri di immagini abbiano utilizzato le risposte alle domande segrete delle vittime per “resettare” le password di accesso, l’attacco non sarebbe andato a buon fine se fosse stato attivato il doppio processo di verifica, che prevede l’inserimento di un codice attraverso uno dei dispositivi registrati come appartenenti al proprietario dell’account.
Anche se può sembrare una scelta drastica la migliore alternativa per tenere al sicuro i propri scatti personali resta sempre la disattivazione del caricamento automatico sul cloud. Un recente articolo del Il Post spiega come fare sia da iPhone che da dispositivo Android. Maggiori informazioni QUI.
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