Nel febbraio 2015 è stato dato il via all’utilizzo del Sistema de Dinero Electrónico, una funzionalità gestita dalla Banca Centrale del paese. Entro l’anno 500mila cittadini ecuadoriani potranno utilizzare la valuta digitale per pagare servizi e scambiarsi denaro.
L’Ecuador, 16 milioni di abitanti, è il primo paese al mondo a dotarsi di un apparato di valuta elettronica gestita dallo stato. Altri paesi, tra cui la Svezia, hanno sperimentato in questi anni sistemi di denaro virtuale relativo al pagamento di alcuni servizi, ma la gestione è sempre rimasta in mano a privati.
L’introduzione di una valuta elettronica è stata vista da parte di alcuni commentatori di economia come un primo passo dell’Ecuador verso l’affrancamento dal dollaro americano, che dal 2000 è la moneta ufficiale del paese. L’utilizzo della moneta digitale permetterebbe teoricamente all’Ecuador di poter emettere nuova valuta senza necessità di richiederla agli Stati Uniti. Tuttavia, il governo di Quito ha negato di avere questa intenzione, sottolineando che il Dinero Electronico si basa sui dollari americani ed è convertibile in qualunque momento in biglietti verdi.
A quanto si apprende dalla stampa, l’utilizzo di una moneta elettronica ha come primo obiettivo quello di risparmiare costi governativi legati all’uso della carta. L’Ecuador spende oltre $3 milioni all’anno nella sostituzione di banconote deteriorate con dollari freschi di conio e i pagamenti elettronici permetterebbero alle banconote di essere conservate in buono stato più a lungo.
È stato inoltre evidenziato un altro vantaggio: la gestione esclusiva della valuta digitale permetterebbe al governo di ottenere un monopolio statale sui pagamenti elettronici. Già dal luglio 2014 la più famosa valuta virtuale, il BitCoin, è stato dichiarato illegale nel paese.
La nuova valuta sarà utilizzabile attraverso i dispositivi mobili. Dal momento che non è necessario l’accesso ad Internet, i pagamenti saranno possibili non solo tramite smartphone ma anche con telefonini di vecchia generazione, ancora ampiamente diffusi nel paese.
La Banca Centrale dell’Ecuador ha annunciato che è già in essere un accordo con 60.000 membri dell’organizzazione dei taxisti del paese per il pagamento elettronico dei viaggi. Una seconda fase del progetto, prevista per metà febbraio, renderà possibile gli scambi di denaro virtuale fra le persone. Entro la fine del 2015, sarà poi possibile utilizzare la moneta elettronica per pagare le tasse.
A quanto si apprende, il nuovo sistema è stato accolto positivamente dalla cittadinanza ecuatoriana. Sono tuttavia state evidenziate possibili lacune in materia di protezione dei dati relativi ai pagamenti.
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