L’organo regolatore delle comunicazioni ha stabilito le nuove regole per la diffusione dei dati online, schierandosi contro l’eventualità di una “rete a due velocità”.
A seguito di un dibattito pubblico che ha coinvolto l’intera nazione per mesi, la Federal Communications Commission (FCC) ha votato nei giorni scorsi le nuove regole a favore della cosiddetta “net neutrality”, il principio secondo cui la rete debba essere “neutrale”, uguale per tutti, senza privilegi e limitazioni.
Con 3 voti a favore e 2 contrari, la FCC ha stabilito che i fornitori di risorse di connettività non potranno esercitare alcuna forma di blocco o limitazione, tantomeno offrire canali privilegiati per la trasmissione dei dati, differenziando in tal modo l’accesso degli utenti ai contenuti e servizi internet.
Secondo quanto votato, le infrastrutture di rete debbono essere considerate un servizio pubblico universale che non può discriminare in alcun modo l’accesso dei cittadini ai contenuti e servizi.
Inoltre, i provider tradizionali su rete fissa e gli operatori mobili vanno intesi come operatori di pubblica utilità, e in quanto tali soggetti alla vigilanza della stessa FCC, a cui dovranno rivolgersi per contenziosi ed eccezioni.
Al momento, e in attesa degli eventuali ricorsi in tribunale, sembra allontanarsi l’ipotesi della cosiddetta rete a due velocità, basata sulla differenziazione per criteri economici, sostenuta da provider di servizi come Verizon e At&t, e osteggiata da grandi gruppi tecnologici come Amazon, Google e Facebook. Un’eventualità fortemente avversata anche dalla Casa Bianca: “Grande notizia, oggi la FCC ha votato per una rete libera e aperta a tutti” ha dichiarato in un tweet Barak Obama.
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