Il Consiglio dei ministri riunito venerdì 8 settembre 2017, su proposta della Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e e correttive al decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, recante modifiche e integrazioni al codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo 7 marzo 2005, n 82).
Il decreto integra e modifica alcune disposizioni del Codice dell’amministrazione digitale, in conformità a quanto previsto dalla legge delega, al fine di accelerare l’attuazione dell’agenda digitale europea, dotando cittadini, imprese e amministrazioni di strumenti e servizi idonei a rendere effettivi i diritti di cittadinanza digitale.
Il nuovo intervento legislativo porta avanti l’opera di razionalizzazione delle disposizioni contenute nel Codice dell’amministrazione digitale e di deregolamentazione già avviata con il precedente intervento. Si rafforza la natura di “carta di cittadinanza digitale” della prima parte del Codice, concentrando in essa le disposizioni che attribuiscono a cittadini e imprese il diritto a identità e domicilio digitale, alla fruizione di servizi pubblici online in maniera semplice e mobile-oriented, a partecipare effettivamente al procedimento amministrativo per via elettronica e ad effettuare pagamenti online.
Tra gli obiettivi, quello di promuovere integrazione e interoperabilità tra i servizi pubblici erogati dalle diverse amministrazioni e garantire maggiore certezza giuridica in materia di formazione, gestione e conservazione dei documenti digitali.
Il decreto mira a rafforzare l’applicabilità dei diritti di cittadinanza digitale e accrescere il livello di qualità dei servizi pubblici e fiduciari in digitale e promuovere un processo di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico e garantire un utilizzo più efficace dei dati pubblici attraverso moderne soluzioni di data analysis.
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