Si tratta di bambole, peluche, robot in grado di interagire con le persone e con l’ambiente circostante, registrare suoni, scattare foto, girare video e collegarsi con Internet: una raccolta di dati di cui è bene che i genitori siano consapevoli.
Senza puntare il dito contro la nuova generazione di giochi, il Garante messo a punto un vademecum per informare i cittadini dei possibili rischi per la privacy, soprattutto dei bambini piccoli, dovuti all’utilizzo di questi dispositivi ludici, spesso accompagnati anche da utili funzioni educative, che sono in grado di raccogliere, elaborare e comunicare dati e informazioni di diverso genere – dalla voce alle password, dalle immagini alle e-mail, fino ai gusti, alle preferenze e alle abitudini non solo del minore ma dell’intera famiglia.
Bastano alcune semplici regole da seguire per far divertire i propri figli senza esporli a violazioni della propria riservatezza. Ad esempio, informandosi su quali e quanti dati potrebbe raccogliere e trattare il giocattolo e per quali finalità, spegnendolo o disconnettendolo dalla rete quando non viene utilizzato, impostando password di accesso sicure per la connessione a Internet dello smart toy, ed eventualmente anche per l’accesso al giocattolo o alla app che lo gestisce.
Tutti i consigli del Garante sono disponibili a QUESTA pagina.
Aggiungi commento