Con un comunicato del 25 gennaio, il Dipartimento per la Digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’Innovazione tecnologica ha reso noto che si è conclusa la selezione delle offerte per la concessione delle servizio di Posta Elettronica Certificata (PEC) gratuita per il cittadino. Primo in graduatoria è risultato il raggruppamento temporaneo di impresa costituito da Poste Italiane, Postecom e Telecom Italia che quindi, con ogni probabilità, si aggiudicherà l’appalto da 50 milioni di euro.
Non desta sorpresa tra i commentatori il risultato di questa selezione; il Disciplinare di Gara prevedeva infatti che la società vincitrice potesse offrire un servizio di sportelli (fisici) al cittadino presente in almeno” l’80% dei comuni italiani con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti, con orario di apertura al pubblico, dal lunedì al sabato, 9.00-13.00” inoltre era necessario che l’azienda avesse realizzato servizi di gestione di scambio di dati informatici, di posta elettronica o posta elettronica certificata, di messa a punto, gestione e manutenzione di software applicativi e di assistenza ai clienti per quindici milioni di euro nell’ultimo quadriennio e almeno cinque milioni di euro nell’ultimo anno.
Requisiti, quindi, di difficile soddisfazione (per quanto non impossibile, come sottolineato dal ministro Brunetta) per la maggior parte delle aziende concorrenti a Poste Italiane che, infatti, nel raggruppamento con Telecom, è risultata vincente su Aruba, Fastweb e Lottomatica.
Ora, il raggruppamento d’impresa vincitore avrà il compito di organizzare e gestire l’erogazione della cosiddetta CEC-PAC , Comunicazione Elettronica Certificata tra Pubblica Amministrazione e Cittadino, in pratica una posta elettronica gratuita che sarà utile esclusivamente per le comunicazione tra privati cittadini e PA.
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