Il Dipartimento del Tesoro americano ha annunciato ieri una una revoca all’embargo verso Cuba, Iran e Sudan su alcuni servizi di comunicazione via internet – social network, instant messaging, chat e e-mail – per “assicurare che in questi paesi i cittadini possano esercitare il loro diritto universale di libertà di espressione e di accesso all’informazione nel modo più vasto possibile“.
L’emendamento, che dà il via libera alle operazioni commerciali di società come Microsoft, Google e Facebook nei paesi soggetti a embargo da parte degli USA, è in linea con il nuovo fondamentale principio della politica estera americana, la libertà di Internet nel mondo, un concetto espresso dal segretario di Stato Hillary Rodham Clinton in seguito al caso Google China.
A questo proposito il Segretario del Dipartimento del Tesoro, Neal Wolin ha dichiarato: “L’autorizzazione di queste licenze commerciali faciliterà le persone in Iran, Sudan e Cuba ad utilizzare Internet per comunicare tra di loro e con il mondo esterno. La decisione di oggi renderà i cittadini Iraniani, Sudanesi e Cubani in grado di esercitare i loro diritti più basilari“.
La notizia, riportata sui giornali internazionali, ha suscitato comunque qualche perplessità. Ci si chiede infatti come potranno i cittadini del Sudan, di Cuba e dell’Iran utilizzare le risorse messe loro a disposizione evitando i controlli che vigono nei loro paesi.
Aggiungi commento