È stato assegnato a Parvin Ardalan, attivista iraniana per i diritti delle donne, il primo “Netizen Pize“, il nuovo premio al cittadino della rete assegnato da Reporters Sans Frontières in collaborazione con Google. L’iniziativa, inaugurata quest’anno, intende premiare il privato utente – blogger, giornalista, attivista, dissidente – che si distingua per l’attività di difesa della libertà d’espressione online.
Non stupisce quindi che il premio sia stato assegnato a un cittadino iraniano: l’Iran è infatti tra i princpali paesi della “lista dei nemici di Internet 2010“, il documento che stila un elenco dei peggiori violatori della libertà di espressione online. La lista, così come il Netizen Prize, è stata presentata il 12 marzo, in occasione della prima giornata mondiale contro la cyber-censura, una ricorrenza ideata da Reporters Sans Frontiéres per incoraggiare i cittadini a dimostrare il loro sostegno ad una rete libera e accessibile a tutti. Sono infatti molti i governi che esercitano un controllo censorio su Internet. Oltre al già citato Iran, l’elenco include Arabia Saudita, Burma, North Korea, Cuba, Egitto, Uzbekistan, Siria, Tunisia, Turkmenistan, Vietnam e, naturalmente, Cina, il paese di cui ultimamente si è parlato di più.
Proprio dalla Cina giungono infatti notizie che riguardano la censura di stato. Il Financial Times ha riportato un aggiornamento sulla vicenda che vede contrapposti Google e il governo di Pechino. Pare che il motore di ricerca abbia concluso la pianificazione della sua uscita dal mercato della Cina, un’eventualità data al 99,9 % di probabilità in seguito all’ultima dichiarazione del ministro dell’industria cinese Li Yizhong: “Se [Google] si muoverà in direzione di una violazione delle leggi Cinesi, sarà ostile, sarà irresponsabile e dovrà pagarne le conseguenze“.
Delle conseguenze di una rete controllata e dei tentativi di regolamentazione che minacciano la libertà dei cittadini si è parlato anche in Italia durante il convegno «Internet è libertà, perché dobbiamo difendere la rete» che si è svolto venerdì a Montecitorio. La conferenza ha visto la partecipazione straordinaria del prof.Lawrence Lessig che ha tenuto una Lectio magistralis sul tema (qui è possibile ascoltare il discorso). Per l’occasione pare che un’enorme affluenza di pubblico abbia stipato la Sala della Regina, destando la perplessità dei Commessi della Camera dei Deputati. Su Punto Informatico c’è un interessante resoconto dell’incontro.
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