La Corte Suprema degli Stati Uniti sta stabilendo in questi giorni se la legge dello stato della California che proibisce la vendita e l’affitto di videogiochi violenti ai minori rappresenti o meno una violazione del primo emendamento costituzionale che stabilisce la libertà d’espressione.
I videogiochi violenti incriminati sarebbero quelli definiti dalla legge californiana come “palesemente offensivi” e privi di qualsiasi valore letterario, artistico, politico o scientifico. Nel mirino, in particolare, i giochi in cui si inscenano uccisioni e assalti ad esseri umani. Firmata dal gov. Arnold Shwarzenegger nel 2005, la norma non è mai stata applicata a causa del contenzioso legale in corso. La legge è stata infatti attaccata dalle più importanti major dei videogame, che hanno fatto ricorso alla Corte Federale contestandone l’incostituzionalità. La Corte ha dato ragione all’industria dei videogiochi, lo Stato della California è ricorso alla Corte d’Appello ma la seconda sentenza ha nuovamente bocciato la legge per incostituzionalità.
Nonostante le concordi decisioni delle corti minori – in entrambi i casi prese quasi all’unanimità dalle rispettive giurie – la Corte Suprema ha comunque concesso l’udienza richiesta dello Stato della California. La pronuncia definitiva sulla costituzionalità o meno della legge è attesa per quest’autunno. La decisione è ritenuta particolarmente importante per l’effetto che avrà anche sugli altri stati degli USA (Illinois, Michigan, Minnesota, Louisiana, Oklahoma e Washington) dove leggi simili sono state ugualmente rigettate dalle Corti d’Appello.
“Le corti di tutto il paese hanno costantemente sentenziato che qualsiasi regolamento sui computer e i videogames che si basi sui contenuti è incostituzionale. Una ricerca mostra che il pubblico è d’accordo che i videogiochi debbano essere tutelati come i libri, i film e la musica“, ha dichiarato Michael Gallagher, presidente e direttore dell’Entertaiment Software Association, che comprende fra i suoi membri la Disney interactive studios, l’Electronic arts, la Microsoft e la Sony computer entertainment America.
L’industria dei videogame è in rapidissima espansione. Lo scorso anno negli Stati Uniti ha generato oltre venti miliardi di dollari e ora è più grande dell’industria musicale. Le statistiche riportano una crescente attenzione da parte dei consumatori verso queste forme di intrattenimento a discapito di altri svaghi quali cinema e televisione. Per questa ragione molte compagnie Hollywoodiane tra cui la citata Walt Disney e la Warner Bros stanno investendo massicciamente nel settore dei videogiochi.
Aggiungi commento