La pubblicazione su un sito di un video di YouTube non costituisce reato di violazione del copyright.
A stabilirlo è la Corte di Giustizia Europea, che recentemente si è espressa sulla liceità della pratica dell’embedding, ovvero la pubblicazione di video di YouTube sulle pagine dei propri siti web attraverso l’inserimento di un apposito codice.
Occasione per il chiarimento è stata la causa intentata in Germania dalla BestWater, azienda che produce filtri per l’acqua, contro due agenti di vendita di una compagnia concorrente, accusati di avere incorporato nel loro sito, senza autorizzazione, un video che BestWater aveva pubblicato sul suo account di YouTube.
Secondo quanto stabilito dai giudici, la diffusione di un video già pubblicato in rete attraverso il mero inserimento di un codice è da ritenersi affine all’attività di condivisione di un link. Infatti, l’embedding non costituisce una nuova o diversa comunicazione al pubblico ma è di fatto solo un collegamento dal momento che il video non viene alterato e non viene proposto a un nuovo tipo di audience.
La decisione della corte segue la linea interpretativa contenuta nella sentenza del caso Svensson, nella quale si è sancito che la condivisione di un link ad un contenuto già raggiungibile non corrisponde a una nuova “messa a disposizione di un’opera al pubblico in maniera tale che quest’ultimo possa avervi accesso”.
Il testo della sentenza non è stato diffuso ufficialmente. La notizia è stata pubblicata il 25 ottobre 2014 dal magazine Torrentfreak, che ha ricevuto il documento direttamente dai legali della difesa.
La decisione della Corte di Giustizia si pone in controtendenza rispetto all’orientamento giudiziario più diffuso tra i paesi comunitari, che vede nell’inserimento dei video una pratica equivalente ad una pubblicazione non autorizzata.
Il testo, in lingua tedesca, è disponibile QUI.
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