Sta crescendo in rete il movimento di protesta contro la delibera dell’Agcom (668/10/CONS) che consentirà, attraverso una procedura veloce e puramente amministrativa, la rimozione dei contenuti online considerati in violazione della legge sul diritto d’autore.
Il provvedimento, che sarà varato il 6 luglio, metterebbe l’Autorità in condizione di applicare sanzioni pecuniarie o il blocco dell’indirizzo IP per i siti web refrattari all’ordine di rimozione. Molti commentatori della rete hanno denunciato il fatto che, con il nuovo provvedimento, l’Agcom diventerà una sorta di “sceriffo della rete” che avrà il potere di rimuovere da internet qualunque contenuto segnalato come in violazione del copyright senza alcun coinvolgimento del sistema giudiziario.
Le manifestazioni di protesta contro il provvedimento hanno assunto forme differenti. Oltre l’intervento dei principali blogger italiani, sono comparse petizioni e video di denuncia. Ieri si è aggiunto anche l’intervento del gruppo hacker Anonymous che ha attaccato il sito dell’Agcom per denunciare il pericolo di censura e limitazione della libertà di internet in Italia.
In una nota resa pubblica lo stesso giorno, l’Agcom ha fatto sapere che “qualsiasi provvedimento in materia di tutela del copyright sarà adottato dopo un procedimento caratterizzato dalla più ampia e interattiva consultazione e dalla massima trasparenza e sarà aperto ai contributi costruttivi di chiunque persegua una linea di disponibilità al democratico confronto”.
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